NOTIZIERIPRISTINARE L’ONORE E IL RISPETTO DI SÉ

UNA NUOVA TRADUZIONE PREANNUNCIA LA CALMA NEL SUD DELLA THAILANDIA DEVASTATO DAI CONFLITTI

Facoltà dell’Università Songkhla, con Amporn (davanti, terza da destra) e Greg Kingdon (dietro a destra) con una copia de La Via della Felicità in jawi.

La Via della Felicità sta venendo stampata in jawi, il malese in scrittura araba del sud della Thailandia, e porta alla regione devastata dalla guerra la prospettiva di una pace duratura.

In una nazione che è per il 95% buddista come la Thailandia, le provincie più meridionali sono dominate da musulmani malesi, che in quella regione costituiscono il 75% della popolazione. La Thailandia è patria del terzo maggior gruppo etnico di popolazione malese dopo la Malesia e l’Indonesia.

Con i gruppi separatisti musulmani che chiedono l’indipendenza per l’etnia malese, la violenza ha afflitto il sud per decenni. L’incessante conflitto ha causato più di 6.500 morti fin dal suo inizio nel 2004.

La squadra La Via della Felicità della Thailandia, senza scopi politici o religiosi, ha cominciato la distribuzione della versione tailandese della Via della Felicità 15 anni fa e da allora ha distribuito centinaia di migliaia di copie, disinnescando più volte agitazioni politiche nella capitale del paese, Bangkok.

Attualmente però la vera violenza insensata avviene nella regione meridionale. Anche se sono molti i musulmani malesi che parlano e leggono il tailandese, se viene data loro una copia della Via della Felicità nella lingua che ha usurpato la loro lingua nativa, non produce lo stesso effetto di pacificazione che potrebbe avere se fosse in jawi, il linguaggio nativo dei musulmani malesi.

Infatti alcuni mostrano risentimento verso l’usurpazione percepita dell’identità culturale della regione, in cui la perdita della lingua nativa ha un ruolo importante, e raccoglie consenso verso l’insurrezione armata.

Senza entrare in merito, gli Ambasciatori della Via della Felicità Greg Kingdon, di Salt Lake City, Utah, e sua moglie Amporn Kingdon, originaria della Thailandia, erano consci che la risposta giusta era una versione tradotta della Via della Felicità. Sarebbe andata alla base di tutto, instillando un codice morale su cui tutte le fedi e le culture possano essere d’accordo.

Così hanno deciso di diffondere La Via della Felicità in jawi, una lingua scritta con gli stessi caratteri dell’arabo perché viene considerata appropriata per il Corano.

La traduzione in jawi segna la 115a lingua di pubblicazione de La Via della Felicità, riaffermandosi nel Guinness dei Primati come il singolo libro non religioso più tradotto di tutti i tempi.

“Stiamo pensando di distribuirla anche nell’estremo sud, insieme alla versione tailandese, per cercare di ridurre questa violenza insensata”, ha detto il sig. Kingdon.

Se in Colombia c’è stato un calo del 62% negli omicidi dopo la distribuzione de La Via della Felicità al 20% della popolazione, e 50 giorni consecutivi senza un solo omicidio a Compton in California, durante la sua disseminazione, possiamo aspettarci nel prossimo futuro che prevalga la calma così richiesta nel sud della Thailandia.



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